mentre con insistenza
osservava il proprio riflesso
riflesso nello specchio
e non la vedeva
quella lacrima luccicante
che scivolava da sempre
sul filo della sua guancia.
Alle sue
spalle scorgeva
al centro della radura
un giaciglio sopra l’erba
tra pareti di nuvole
e la strega vi riposava
dopo una magica notte
stretta dentro i suoi sogni
di felicità intensa sul viso.
Intanto il
sole filtrava
tra gli altissimi alberi
sopra cespugli assiepati
rifugio di scoiattoli e bacche
e nelle mani di Pierrot
saliva il profumo della donna
vorticoso verso la mente
a generare altra passione.
Poi Pierrot
sorrise
mentre vegliava silente
la creatura sopra il giaciglio
la più bella mai incontrata
e quando lei aprì gli occhi
lui sentì l’eden colpirlo
naufragò dentro il suo sguardo
in cui aveva imparato l’amore.
N° 1822 - 21 aprile 2011
Il Custode
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