adesso devo tornare
via dal mondo distante
da quella luce accecante
dove scintille di fiamma
mi perforavano l’anima.
Mi sentivo
appagato
ma era soltanto utopia
il mio sguardo era spento
credeva di vedere cose
che suggeriva la mente
manufatti della mia fantasia.
Annuso le mie
dita
rimane un po’ di profumo
si spande nelle tenebre
sembra essere il confine
che non dovrei valicare
che non potrei mai vivere.
Faccio un
respiro profondo
per rammentare ogni istante
per dimenticare ogni istante
e non mi volto più indietro
poiché ho viaggiato
adesso devo tornare…
N° 2298 - 4 novembre 2012
Il Custode
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