Nel mio
spicchio di terra
questo quadrato di collina
attendo la notte arrivare
ed intanto mi crogiolo
della carezza del vento
del bacio di ogni stella
che passa e mi saluta
dopo riprende il cammino.
Nessun
pensiero da dire
né alcuna lacrima da versare
nel mio spicchio di terra
questa oasi di crepuscolo
nero di china nel cielo
per non vedere più nulla
e poter finalmente annusare
il profumo della solitudine.
Non è più
necessario
chiudere gli occhi ed il cuore
la fragranza di questa pace
è nutrimento dell’anima
nel mio spicchio di terra
questo paesaggio di crateri
dove le galassie implodono
e prevaricano i miei lamenti.
Tutto è oramai
distante
l’amore e perfino il dolore
le parole sussurrate per caso
le cicatrici profonde dell’addio
ed è uno scoglio di tenebra
questa mia angusta dimora
nel mio spicchio di terra
questa tomba dei sentimenti.
N° 1954 - 3 febbraio 2012
Il Custode
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