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martedì 21 gennaio 2014

ERRARE HUMANUM EST

Ho sbagliato
e chiedo venia
ma una scintilla sublime
ti illuminava il viso
e lo vedevo bellissimo
sembrava fosse sincero
ed amarti, allora
diventò inevitabile.

Fu così che i miei occhi
scesero dentro i tuoi occhi
fino a perdersi
per ore e per giorni
come insetti intrappolati
alla carta moschicida
come foglie in balìa
di un violento tornado.

E sono rimasto solo
me ne farò una ragione
ma la malattia dell’amore
mi aveva contagiato
e ti perdono la bellezza
mi perdono la stupidità
che ho sbagliato
e lo farei ancora.

  N° 1865 - 14 settembre 2011

                                                        Il Custode

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