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lunedì 27 gennaio 2014

RITORNO DI UN CROCIATO

Adesso vivrò la mia esistenza
per cibarmi della tua bellezza
e dimenticare tutto l’orrore
osservato dai miei occhi
tra le sabbie della terra santa.

Svestirò la croce dal mio petto
e ti manterrò nelle mie vene
come se tu fossi il mio sangue
come sarai tutta la mia vita
la parte più giusta di me.

Ti domando soltanto perdono
per tutti i morti innocenti
aggrappati alla mia spada
mentre stringevo forte l’elsa
e seminavo anime per gli inferi.

Adesso desidero tenerti accanto
affinché tu abbia cura dei miei incubi
per sentirti curare le mie ferite
con la dolcezza salata
delle tue lacrime ed i tuoi baci.

E probabilmente l’unica via
è abiurare la dottrina di Dio
perché nessuno possa mai più
avere un pretesto per uccidere
e perdonare la propria coscienza.

  N° 1002 - 12 marzo 2008

                                                   Il Custode

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