io te ne supplico
spalanca queste pagine
e lascia che io emigri
lontano dalle fiabe
dal mio regno artefatto
la principessa è perduta
combattere è stato vano.
Avevo cuore di
drago
ma la mia vista era cieca
ed oltre il mio castello
vedevo oscure nubi
io rivoglio la mia vita
che sia quella reale
un amore da raccogliere
e che non debba appassire.
La mia forza
di demone
s’è scontrata con la tempesta
ed io, cavaliere impavido
ho lottato fino a soccombere
ora la pioggia mi sfiora la pelle
crea gocce sempre più vaste
eppure il sole è maestoso
dunque si tratta di lacrime.
Adesso mi
faccio sordo
alle bugiarde parole
che le fate raccontano
in quanto creature perfide
tu spalanca queste pagine
o getta il libro alle fiamme
ch’io possa sfuggire alle fiabe
oppure che giunga la morte.
N° 2175 - 26 luglio 2012
Il Custode
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