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martedì 21 gennaio 2014

FUGA DA CAMELOT

In fuga dal regno
dalla mia verde contea
nauseato ed esausto
della vita di corte.

Basta facili dame
nonché feste sfarzose
adesso, in fuga dal regno
dove ha inizio la valle.

Salgo sul mio destriero
e svanisco oltre i monti
nessun amore alle spalle
né alcun saluto da dire.

Addio al sorriso artefatto
di Ginevra la meretrice
ed alla bellezza inaudita
della misteriosa Morgana.

In fuga dal regno
da queste possenti mura
poiché ristagna al castello
l’odore stantio di morte.

Io ripongo la spada
rinnego frecce e faretra
nessun drago da uccidere
né streghe da ardere vive.

Lontano dagli incantesimi
del perfido mago Merlino
e dall’animo insanguinato
di Lancillotto il presuntuoso.

Ma non mi volto a rimpiangere
la mia contea che scompare
adesso, in fuga dal regno
e dall’intero mio destino.

  N° 2092 - 21 maggio 2012

                                                     Il Custode

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