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venerdì 17 gennaio 2014

ERODE A BESLAN

Io mi ricordo Beslan
rammento la gioia dei bambini
gli sguardi felici
del primo giorno di scuola.

Io ricordo quel caldo settembre
la brezza pigra dell'Ossezia
i vestiti candidi delle bambine
gli abiti eleganti dei ragazzini.

Ricordo le voci delle mamme
la meticolosità dei preparativi
i fiori ed i sorrisi
l'emozione e la tenue paura.

Io mi ricordo Beslan
rammento l'arrivo di Erode
le mitragliette spianate
e le cinture d'esplosivo.

Io ricordo quel maledetto settembre
la brezza insanguinata dell'Ossezia
l'odore acre del sudore
nella palestra e senza un filo d'aria.

Ricordo le grida dei malvagi
la crudele determinazione delle dame in nero
l'afa pesante ed opprimente
la disperazione e l'immane terrore.

Io mi ricordo Beslan
rammento i corpi dei bambini
la viltà della violenza carnale
su quelle creature indifese.

Io ricordo quel drammatico settembre
la brezza disperata dell'Ossezia
il lezzo della morte
di coloro andati troppo presto.

Ricordo l'ignominia dei terroristi
la bieca cattiveria delle dame in nero
e la conta dei cadaveri
quando il macello raggiunse l'epilogo.

Io mi ricordo Beslan
e non riesco a scordarla
io non posso dimenticarla mai più
mai più...

  N° 954 - 24 maggio 2007

                                                  Il Custode

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