come un viaggio profondo
nelle tenebre antiche
sicché ogni parola
ed ogni singolo gesto
erano schegge di luce
smarrite dentro la notte
sopra il tuo viso di luna.
Il mio alter
ego
tu, un riflesso d’amore
immobile oltre lo specchio
io posavo le mani
sopra la tua pelle morbida
e sentivo il calore
delle mie dita insicure
scendere sulle tue gote.
Magia dei tuoi
occhi
la pozione irreversibile
di una strega insolente
e il malizioso sorriso
racchiuso dentro la sfera
cela saggezza interiore
quella di chi ha compreso
cosa indicava il destino.
Adesso
richiamo a me
i pipistrelli ed i corvi
a tessere i tuoi lunghi capelli
a confezionare il tuo abito
e posso rivedere ancora
tutti gli istanti trascorsi
fra le tue braccia capaci
di farmi sentire invincibile.
N° 2220 - 2 settembre 2012
Il Custode
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