Parlami, o
Cristo
della tua verità
che io devo sapere
poiché vorrei capire
ogni eccidio e sopruso
compiuti in nome tuo.
Tra le volte
del tempio
la tua voce risuona
sembri essere un giusto
ecco perché ascoltai
le parole e i sorrisi
narrati accanto al fuoco.
Eppure io vedo
morire
chi non ha mai peccato
bambini talmente fragili
da non potersi opporre
ad un destino malvagio
è questo il tuo volere?
E vedo i
rettori di chiese
così tronfi e arroganti
nel predicare miseria
vivere di lussi e di agi
dimmi se fu mai questo
il mondo per il quale moristi.
Adesso io, qui
seduto
così vicino al tuo sguardo
osservo i tuoi occhi tristi
mentre ti ascolto parlare
e non riesco a comprendere
sebbene sappia che sei sincero.
La mia vista
si perde
verso l’immensa vallata
che la mia mente percorre
a coltivare i miei pensieri
poiché non credo nell’uomo
perché non credo più in te.
N° 2317 - 18 novembre 2012
Il Custode
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