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sabato 11 gennaio 2014

MAYA (EPILOGO)

...Camminava dietro il sole
col sorriso triste e stanco
di chi ha perso gli anni
troppo in fretta.

Quando è scesa la paura
ha cercato altri orizzonti
per nascondersi
e non ritornare.

Troppa morte alle sua spalle
la sua gente più non c'è
il condottiero d'oltre oceano
non ha avuto mai pietà...

.......................................................

Azteco dio
Re del sole
ha spento gli occhi
ai sorrisi di ghiaccio
la grande Europa
ha rubato i suoi sogni
e le sue magie.

Notti di guerra
dei crudeli
civili artefici di sofferenza
hanno inventato la morte
dicendo:
<<Ci manda Dio!..>>

Perduto in mezzo ai boschi
lontano dalle fiamme
Maya, da solo, fugge via
sconvolto da quella follia.

Non torna più la vita
non torna il suo sorriso
forse qualcuno narrerà
di quella strage, con pietà
ma a cosa servirà?

Cattivo dio
della Spagna
che ha portato ricchezza
ai suoi figli
rubando vita e dolore
a Maya
ed ai figli suoi.

Templi sacri all'azteca
che hanno pianto
per mille vite recise
da chi con forza crudele
ha rubato
ed è andato via.

Perduto nel dolore
lontano dalla vita
Maya, da solo, fugge via
e piange per quella follia.

Non torna sui suoi passi
non recita preghiere
perché il suo dio non l'ascoltò
quando la Spagna lo minacciò
non seppe dire no.

  N° 776 - 6 febbraio 1988

                                                   Il Custode

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