Vieni dentro
il mio amore
plagiato da un antico romanzo
poiché ho disegnato sul muro
un cuore che sanguina ancora
e viaggia le strade di Carpi
in cerca del tuo viso bellissimo.
Vieni sopra le
mie dita
umide del tuo basso ventre
e dopo sulle mie labbra
ad appagarmi del tuo sapore
sentirlo scendere in gola
fino al profondo dell’anima.
Vieni come fu
quella notte
che graffiasti la mia solitudine
parole e poi schegge di luna
impigliate dentro i miei occhi
io li ho estirpati al tuo addio
da quanto morivo a vederti.
Vieni via dal
tuo castello
tu rinchiusa nelle segrete
da sola a combattere i demoni
che artigliano il tuo fragile petto
lo stesso che io baciavo
per curarti ferite e dolori.
Vieni tra le
mie braccia
le mie mani affamate di te
che scavano la terra e le foglie
e sondano le acque del lago
ed io viaggio le strade di Carpi
in cerca della tua ombra bellissima.
N° 2409 - 18 febbraio 2013
Il Custode
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