nel buio assoluto
dove le stelle che tremano
fanno strada ai ricordi
e la luna
esita e si dispera
sulla soglia di tenebra
che non sa oltrepassare.
Ma i tuoi occhi
hanno percorso il sentiero
tracciato dalla eco
del mio lamento di dolore
e la mia mente volubile
ha dovuto vederti
in ogni sogno morente.
Allora sono
fuggito
nel silenzio profondo
dove il vento che tace
lascia spazio ai pensieri
e le parole
si agitano e si adirano
davanti al muro di nebbia
che non sanno penetrare.
Ma la tua voce
è diventata sospiro
che ha saputo incrinare
le pareti del mio amore
ed il mio cuore testardo
ha dovuto sentirti
in ogni battito nascente.
N° 1608 - 30 agosto 2009
Il Custode
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