una scheggia di stella
adesso tu sei la vita
quella che io respiro
con avidità ed ingordigia
ogni notte che sorge.
Chiuso dentro
i tuoi passi
percorro sogni e sentieri
da solo sarei perduto
tu sei la mia direzione
quella che non mi consente
di raggiungere il baratro.
Mi scontro con
i sorrisi
che raccolgo per strada
e li tengo in disparte
per non doverti ferire
affinché tu non germogli
spine profonde nel cuore.
Adesso, dalle
tue labbra
dipende ogni mio giorno
dentro i tuoi occhi marmotta
cerco ancora il mio volto
con deferenza e rimpianto
e l’anima, impasto di cenere.
N° 2180 - 30 luglio 2012
Il Custode
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