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sabato 4 gennaio 2014

DEFINITIVO

Ti ho vista inerme
al principio di un dolore
che pareva essere definitivo
allorché vedesti scivolare
il mio bacio più vero
sopra le labbra sbagliate.

Allora io tesi la mano
dove sorgeva il tuo viso
e dal palmo scesero lacrime
e rughe di tristi ricordi
ecco come io compresi
che stavo stringendo vento.

Parevi un riflesso di luna
che seguirti fu inevitabile
e mi voltai un solo istante
per salutare ciò che lasciavo
e nelle tue tenebre profonde
capii che lasciavo me stesso.

Tu fosti talmente crudele
come chi sbaglia e non lo dice
né è capace di perdonare
quelle parole nate di corsa
precipitate come stelle cadenti
sopra il tuo cuore di ceralacca.

Io feci un patto col diavolo
così intenso che divenne eterno
da non potere dimenticare
quel tuo amore ancestrale
ed i tuoi occhi sulla mia pelle
carezze che furono poi cicatrici.

  N° 2308 - 12 novembre 2012

                                                          Il Custode

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