Celtica
profumo di frassino
da un vento che sibila
in una notte cupa
di tenebra profonda
senza luna né stelle
spaventate dalle ombre
che tu crei con lo sguardo
alle quali poi dai vita
per stanarmi dal rifugio
dove mi sono nascosto
per sfuggire al tuo amore.
Adesso mi hai trovato
ed avvicini gli artigli
ai miei occhi sbarrati
e mi costringi ad aprirli
io non posso più evitare
di impattare il tuo viso
magia afrodisiaca ed oscura
droga maledetta e mortale
per il mio cuore
vulnerabile al tuo sorriso
macchiato del mio sangue
che hai appena bevuto.
Celtica
che mi imponi di imparare
il tuo nome pungente
e la tua malvagità
ma io non posso più
fare a meno della tortura
che mi infliggi al
crepuscolo
quando entri nei miei sogni
e tu sei bellissima
come sa esserlo il demonio
incredibilmente dolce
tanto quanto la morte.
N° 1316 - 30 ottobre 2008
Il Custode
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