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martedì 7 gennaio 2014

ERO IL SILENZIO

Ero il silenzio
la profondità della notte
un antico equinozio
sopra il muso dei monti
sicché il mio inverno
durava secoli e lune
tanto che il mio cuore
pareva frammento di pack.

All’ombra di Azimut
là splendeva il tuo riflesso
bello quanto la tenebra
come lo sguardo d’un gatto
i tuoi occhi brillavano
impigliati all’Orsa Maggiore
si dice fu in questo modo
che nacque l’aurora boreale.

Avevo raccolto lacrime
da abbeverarne gli oceani
poiché ero il dolore
la cecità dei ricordi passati
un papiro di carta di riso
di litanie troppo struggenti
tanto che la mia voce
pareva nenia di madrigale.

Eppure tu sorridevi
una eco oltre la valle
soave quanto la brezza
che sibila sulla scogliera
le tue parole sferzavano
colpivano la mia anima spersa
si dice fu in questo modo
che venne creato l’amore.

  N° 2316 - 17 novembre 2012

                                                        Il Custode

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