era davvero bellissima
e con un balzo felino
si lanciò sulla mia anima.
Intrappolato
nel baratro
nella profonda voragine
vedevo soltanto i suoi occhi
e dimenticai di fuggire.
Incatenato al
suo viso
nella totale ipnosi
sfuggirono le sue parole
al mio udito distratto.
Il suo profumo
di rosa
aveva un sapore ambiguo
che tramortiva le stelle
scheggiava le mie narici.
I suoi capelli
sottili
dentro la volta notturna
era filamenti di eclissi
frustate contro la luna.
E selvaggina
nel bosco
preda del suo immenso odio
il mio cuore nella tagliola
non seppe più sanguinare.
E falco
colpito a morte
stretto fra le sue mani
lei rideva e imprecava
poi mi strappava le ali.
C’era una
strega
era davvero bellissima
e come violenta tempesta
portò la mia vita lontano.
Smarrito
dentro il crepuscolo
annuso ogni falena
sperando che abbia polvere
che possegga la sua essenza.
Perduto e
senza più bussola
non vedo la sua direzione
la invoco per non morire
ma trovo soltanto l’oblio.
N° 2010 - 14 marzo 2012
Il Custode
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