e ti ho amata da morire
e sono stato molto dolce
quando ho preso la tua vita.
Tu eri bella
da confondermi
da condurmi alla follia
eri il sogno che si avvera
ma svanisce con l’aurora.
Ti ho odiata
un solo istante
ma sufficiente per ucciderti
i tuoi occhi mi imploravano
parole che non ascoltavo.
Tu eri bella
da irretirmi
con il tuo amore fastidioso
ed io mi sentivo stupido
vergognosamente felice.
Ti ho
perdonata in fretta
mentre tu ti consumavi
con il sangue delle tue vene
sulle mani e sul mio viso.
Tu eri bella
da ferirmi
ma adesso non mi parli più
io ti osservo moribonda
e intanto rido alla follia.
N° 1767 - 11 febbraio 2011
Il Custode
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