IL MALIGNO

Il mondo sarà presto mio

e ne farò un mondo bellissimo

dove l’amore non sarà che leggenda

ed il sangue scorrerà scintillante

dopo si mescolerà alle lacrime

dando vita a fogne ed oceani.

E tra il lezzo acre della morte

dentro il riflesso di putride pozze

si ergerà il profilo di femmina

nata da sterco di cagna morente

farà in mia vece l’appagante mestiere

di circuire e distruggere i cuori.

Si alzano fiamme su strade e viali

il fumo avvolge ombre e carcasse

nei cassonetti, tra rifiuti in disuso

marciscono i cadaveri dei bambini

assaggiano i gatti ma non gradiscono

se ne vergogna il cielo imbronciato.

Come un abile giocatore di scacchi

io ho meditato ogni mia mossa

inventerò terremoti sopra le terre

per creare solchi verso l’inferno

e dopo onde a spazzare i destini

delle anime da me condannate.

E comunque mi sovviene un sorriso

per l’inganno crudele che ho perpetrato

ognuno mi dipinge quale demonio

imponente nel fisico e dalla voce possente

ma sarà sorprendente al giudizio estremo

scoprire che il maligno è una donna.

  N° 2483 - 18 aprile 2013

                                                 Il Custode