alla luce dei falò
danza di streghe esaltate
dai seni prosperosi
che invocano il demonio
ed invocano il mio sangue
mentre tremo di paura
nudo e disteso a terra
nel pentacolo distrutto
ed adesso sono indifeso
vittima della loro lussuria
alla mercé, rassegnato
della loro furia
artigli di falchi crudeli
a strapparmi i capezzoli
zampe pelose di ragni
che mi percorrono la pelle
labbra che mordono
voraci piante carnivore
pronte a nutrirsi di me.
Nella foresta
tra i fumi della stramonium
risate di streghe appagate
dalle morbide cosce
sabba vorticoso tra gli
alberi
o è solo il pretesto del
sesso
di concedersi a quell’uomo
che indossa la testa di
capra
ma adesso io lo vedo
nel cielo rosso di fiamma
l’arrivo del demonio
a reclamare la mia anima
e mentre osservo volteggiare
pipistrelli, spettatori
curiosi
scende il pugnale infuocato
a trafiggere il mio cuore
ed io sobbalzo di terrore
grondando sudore nel mio
letto
ma se davvero era un sogno
cos’è quest’odore di zolfo?
N° 1284 - 14 ottobre 2008
Il Custode
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