questa è la mia supplica
lascia che si faccia spazio
la magia del tuo silenzio
sicché io possa ancora
perdermi sopra il tuo viso
e smarrire la mia ragione
sopra le tue labbra immobili.
Nel sentiero
dei tuoi occhi
mi sento folle ed appagato
e se soltanto tu mi parlassi
io, in balìa della tua voce
non distinguerei null’altro
se non la tua indubbia bellezza
una scheggia nelle tenebre
che illumina la mia anima.
Ed è una morte
dolcissima
avere il tuo cuore sul mio
tu dai ritmo ai miei battiti
ed io vivo del tuo respiro
poi rinnego i giorni trascorsi
lontano dal tuo profilo
ed esigo che quelli restanti
io li viva solamente di te.
N° 2240 - 20 settembre 2012
Il Custode
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