Rabbia ed
infine cenere
il sapore agro ed amaro
della pesante delusione
e dentro lo scrigno
come nel vaso di Pandora
in balìa della tempesta
il tuo viso pare sorridere
ma è soltanto un’illusione.
Tutto ciò che
fu di buono
si ricopre di polvere
faccio spazio al maestrale
per spazzare via il presente
come gatto mi nascondo
non vorrei pagare dazio
ho imprecato e rinnegato
solo in vece del tuo odio.
Detriti nella
tua anima
come macerie della terra
che trema e si adira
così simile al tuo cuore
le fiamme delle tue parole
l’ira acuta nelle mie
falchi liberi di planare
per poi cadere su di noi.
Non attendo
più la notte
per vedere il tuo profilo
non c’è luce tra le stelle
solo il silenzio della luna
abbiamo avuto un’occasione
l’abbiamo sprecata entrambi
e seppellito dall’orgoglio
questo amore è una reliquia.
N° 2121 - 11 giugno 2012
Il Custode
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