dal tuo candido braccio
percorre lento la mano
e ne raggiunge le dita
dove si formano gocce
come lacrime scarlatte.
All’improvviso
precipitano
dove la mia bocca attende
carezzano la mia lingua
poi via verso il palato
oramai pronte a dirigersi
al mio cuore che vibra.
Naviga il
sangue dolce
nei meandri dell’anima
dopo insolente si mescola
al mio respiro perverso
allora e finalmente
adesso noi siamo uniti.
Materia nella
materia
e passione che ci divora
tu mi appartieni davvero
io ti appartengo per sempre
noi ora, sangue nel sangue
in balìa d’un amore infinito.
N° 2064 - 24 aprile 2012
Il Custode
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