lo spettacolo ha inizio
scorre lentamente il sangue
a tinteggiare il parquet
e s’improvvisano sul palco
spettri e demoni orrendi
mentre piangono le nuvole
gocce di acido e pioggia.
Sono atterriti
gli spettatori
stretti sopra le poltrone
con i loro volti tirati
d’ammirazione e di sgomento
ed io, fantasma di cenere
volteggio dietro le quinte
adesso il momento è propizio
d’ergermi a protagonista.
Fragorosi
ascolto gli applausi
che la platea or mi concede
e delle dame sento il tintinnio
dei gioielli che luccicano nel buio
adesso che alfine mi mostro
alla folla che appare in delirio
ma come un lampo m’acceca
la tua straordinaria bellezza.
Allora io
attraverso il teatro
per averti ancora più vicina
dopodiché ti tendo la mano
che profuma d’inferno e delirio
e adesso io mi compiaccio
del tuo sorriso al mio cospetto
poiché tu non lo credevi
che fosse così dolce la morte.
N° 1775 - 20 febbraio 2011
Il Custode
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