mia terra madre
ed ancora ritorno
a cavalcare il cielo
sopra il dorso del drago
principe e villano
che accarezza le nuvole
fino ai boschi incantati
dove le fate danzano
al cospetto degli elfi
spettatori curiosi ed attenti
alla loro bellezza
i loro modi soavi.
Ti ritrovo
ogni notte
mia terra madre
alle porte del medioevo
a cavalcare le lande
sulla schiena del destriero
cavaliere e guerriero
che sfiora le colline
fino alle alte montagne
dove le farfalle fuggono
per sfuggire la tempesta
piroette confuse nel vento
che mescola i colori
delle loro ali di polvere.
Ti attendo
ogni notte
mia terra madre
e rammento i miei attimi
a cavalcare il crepuscolo
sulle ali del falco
cacciatore ed alchimista
che bacia le tenebre
fino al risveglio del sole
dove la magia svanisce
e porta via gli elfi e le fate
cancella la tempesta e le farfalle
e mi lascia ad un mondo
che non mi appartiene.
N° 1469 - 21 marzo 2009
Il Custode
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