braccata da uomini e cani
scintille di odio
nella buia foresta
brama di sangue
da lavarsi le mani.
Il vescovo
comanda l’armata
la cerca tra ruscelli e sentieri
ma corre Beatrice
come fosse un fantasma
la sua paura
non dà spazio ai pensieri.
Descritta come
strega cattiva
Beatrice condannata a morire
si alza nel cielo
la crudeltà della gente
che sopra il rogo
vuole vederla bruciare.
Il suo profumo
scuote la valle
raggiunge una luna assopita
la luna trafigge
ogni prato e collina
chiama un esercito
per salvarle la vita.
Si destano le
api dei fiori
seguite da pipistrelli e farfalle
e scendono i lupi
affamati sulla vallata
ed i loro occhi
saranno i raggi di stelle.
I cani
annusano odore di morte
ed invertono il loro cammino
ma stupidi, gli uomini
presuntuosi guerrieri
che non si fermano
e vanno incontro al destino.
Infuria una
feroce battaglia
su terre tinteggiate d’inverno
il vescovo e gli uomini
cadono giù come foglie
le loro anime
diventano pasto d’inferno.
Tra l’erba
danzano le cicale
Beatrice appare sulla collina
s’inchina il suo esercito
al suo sorriso stupendo
che delle streghe
lei è la sola regina.
N° 1674 - 22 novembre 2009
Il Custode
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