Smarrito
tra stelle di vetro
che frantumandosi
gli laceravano il cuore
raccolse lacrime
che il vento cullava
le raccontò
a chi sapeva ascoltare.
Gli confidò,
la luna
che Rebecca è svanita
e lui la cerca
dentro ogni rimpianto
ma non trova nulla
se non un tenue dolore
che lo percuote
ma non lo ferisce più tanto.
Adesso lui
germoglia un sorriso diverso
molto distante
da quelli da sempre sprecati
quando Rebecca
modellava artifici
nascosti tra le rughe
dei desideri inventati.
Nascono stelle
che hanno una luce nuova
dentro una notte
che ha diradato il dolore
lei se n’è andata
ma non è più importante
il giorno che sorge
sarà senza dubbio migliore.
N° 1733 - 8 settembre 2010
Il Custode
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