Notte di luna
profonda
squarcia il petto del cielo
il vento pettina i prati
le tenebre calano il velo.
La strega
nella foresta
intona la sua ninna nanna
canta una nenia dolcissima
poesia del suo cuore di mamma.
I gufi
sfiorano gli alberi
le nuvole sono soffici divani
per stelle che, oramai esauste
rimandano i giochi al domani.
Il bimbo
disegna un sorriso
gocce di gioia negli occhi
si culla della sua innocenza
con parole che scendono a fiocchi.
La strega
ringrazia il destino
e danza all’arrivo del sole
e recita alla sua creatura
la sua filastrocca d’amore.
N° 1495 - 24 aprile 2009
Il Custode
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