Nel limbo
eccomi nel limbo
da dove mi è giunto
il tuo flebile sospiro
soffio di vento freddo
insistente.
E mi faccio
luce
nei sentieri di tenebra
col riflesso dei miei occhi
d’amore e di speranza
ma non riesco a vederti
e tu mi sfuggi
come chi gioca
come un’anima vuota.
Ma le tue
parole
mi perseguitano
e forse sono false
forse non chiamano me
ed io non lo so
tra le spine e le rose
quanto sono stato incosciente
nell’intraprendere il cammino.
Ma mi sono
perduto
e adesso mi rassegno
perché l’ho attraversato tutto
il limbo
e ovunque io arrivassi
il profilo della tua ombra
attendeva sempre
dalla parte opposta
dove il mio sguardo
non ti sapeva sfiorare.
N° 1554 - 20 giugno 2009
Il Custode
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