sul tuo giaciglio di rose
all’ombra di salici e peschi
giusto a due passi dal lago.
Ho un cuore molto tenace
al pari di questo mio amore
io, col mio libro e il caffè
ti attenderò secoli interi.
Bella che non
sembri vera
sicché io ti sfioro la pelle
scende leggero il polline
Tu, con la tua gotica veste
risalti dentro questa foresta
ed il vento disperde ovunque
il tuo meraviglioso profumo.
Vittima di un
sortilegio
il tuo sonno è duraturo
dunque, al canto del gufo
attraversi il tuo onirico mondo.
Ho un cuore molto tenace
o forse sono disperato e solo
fin quando mi reggerà l’anima
attenderò il tuo risveglio.
N° 2494 - 26 aprile 2013
Il Custode
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