dentro questi miei occhi
malinconico e profondo
supplizio ed infine estasi
nel cuore della notte
al principio d’ogni sogno.
Io mi sentirò
confuso
un folle…un ubriaco
mentre le mie mani leggere
cercheranno il tuo viso
e morirà il mio sospiro
in fondo alle tue labbra.
Tu avrai il
tuo profumo
lo stesso che indossi sempre
il profumo di donna
e della passione più intensa
che sulla riva del mare
scivolerà verso le onde.
E sarai chi
vuoi essere
sarai chi ho sempre voluto
sopra i tuoi morbidi seni
io firmerò la mia resa
e mai arrivò una sconfitta
che fu talmente agognata.
Adesso cheta
il dolore
e parlami ancora l’amore
io frattanto che ascolto
divento un bambino sognante
io ogni quando ti vedo
mi sento un uomo appagato.
Disteso sulla
tua pelle
il tempo pare arrestarsi
i secoli volano e planano
è così che voglio morire
dentro la tua anima eccelsa
chiara come acqua di fonte.
N° 2369 - 3 gennaio 2013
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento