sulla collina che sfioriva
dove regnava la nebbia
ed il vento non si placava
si aggirava il fantasma
di una regina assassinata
con il cuore che sanguinava
per l’amore e per la spada.
Ed un re non era fiero
per aver trafitto il suo
petto
per il veleno del tradimento
con cui lei ha violato il
loro letto
e quando si è insinuato il
perdono
lo ha rinchiuso nella sua
mente
perché non lo ascoltasse l’anima
perché non lo sapesse la
gente.
E da un albero della piazza
pendeva il corpo di uno
stalliere
che ha ceduto alle lusinghe
che non avrebbe dovuto
vedere
ed ha coltivato un frutto
proibito
che a lui era da sempre
negato
e rifletteva l’adulterio
commesso
mentre stava morendo
impiccato.
In un castello di Scozia
la Regina ha raggiunto le
stelle
il suo corpo riposa sul
pavimento
mentre il Re ne carezza la
pelle
e piange la sua donna che ha
ucciso
con il rimorso che stringe
la gola
e lo stalliere ha pagato il
suo crimine
d’avere amato una regina
troppo sola.
N° 1277 - 11 ottobre 2011
Il Custode
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