attendo di vedere presto
il tuo viso di dolce poesia
dove brilla un sorriso
che viaggia tutta la notte
e poi si spenge soave
tra stelle intente a sognare.
Poiché ti amo,
Giulietta
immagine di puro splendore
miraggio nella sera di Verona
dove giunge la brezza
a baciare i tuoi lievi capelli
e ne trasporta il profumo
tra fiori che s’apprestano a sbocciare.
Ti canterò,
Giulietta
sonetti che mi narra il cuore
scintille di parole nell’aria
dove si forma un’orchestra
di lucciole senza una meta
che illuminano con delicatezza
le tue labbra da venerare.
N° 1652 - 24 ottobre 2009
Il Custode
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