DALLA SCOGLIERA

Dalla scogliera

tu osservi l’oceano

le onde che si inseguono

come farfalle tra i fiori

e dopo si placano

all’orizzonte distante

quasi fossero esauste

d’ogni litigio d’amore.

Tu sei bellissima

ne conviene la luna

che sgrida i folletti insolenti

nascosti dentro i cespugli

il rossore sulle loro gote

è un ritocco di passione

ma tu non li vedi

per quanto sono minuscoli.

Tra le rocce e il muschio

dormono le telline

ed i granchi le scansano

per non doverle svegliare

cercano il punto preciso

dove risplende il tuo sorriso

per scoprire infine

che prende il cielo intero.

Tu sei bellissima

ne discute la notte

con le falene ansimanti

in fuga dai pipistrelli

ed il vento si quieta

all’improvviso zittisce

il tuo viso in penombra

lo ha lasciato basito.

Rintrona in lontananza

il borbottio della risacca

che ti tende la mano

ti omaggia della salsedine

sopra ogni anfratto

della tua splendida pelle

tu sei bellissima

nessuno mi può smentire.

  N° 2201 - 16 agosto 2012

                                                  Il Custode