Simile ad
acqua di fonte
fresca, nella torrida estate
io mi disseto di te
del tuo amore limpido
che scorre come ruscello
nella mia anima arida
e vi riporta la vita
il senso della rinascita.
Poi sale come
marea
ed io divento isola
perduta, in mezzo all’oceano
lontana da ogni terra
e vivo di te solamente
il tuo tocco sulle mie coste
quel bacio sulle mie labbra
di salsedine e passione intensa.
Distante,
all’orizzonte
altri sogni e nuovi amori
eppure nulla ha più senso
il mio cuore ha già deciso
tu che arrivasti di notte
tu ne possiedi la chiave
la tua voce è ciò che rigenera
e che gli consente di battere.
E scendi nelle
mie vene
il sangue non serve ad altro
che se tu non fossi reale
io avrei cicatrici profonde
di sogni d’improvviso infranti
e giorni oramai consumati
che privato della tua purezza
annegherei in una putrida pozza.
N° 2212 - 26 agosto 2012
Il Custode
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