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domenica 4 maggio 2014

LA SPOSA

Racchiusa nell’abito nero
adesso attraverso il salone
nessun bouquet fra le mani
nessun sorriso sul volto
ma dalla spada che stringo
scivola come pozione magica
sangue di preti e di monache
che impatta sopra il sagrato.

Odo le urla dei cherubini
imprigionati alla volta
e si alzano fiamme di inferno
in cerca anime e martiri
nascosto dietro alle colonne
il vescovo invoca il suo Dio
poi dondola il suo inutile corpo
impiccato alla balaustra del pulpito.

Ho gli occhi invasi da lacrime
il cuore è un vortice d’odio
e germogliano sul pavimento
le teste mozzate dei chierichetti
io scavalco moribondi e cadaveri
degli ipocriti invitati alla farsa
che preparati ai canti di giubilo
ora si perdono incontro all’oblio.

I gargoil simili a sentinelle
sulle facciate della cattedrale
e negano l’ingresso ai santi
ai dispensatori di fede fasulla
ed io con il mio abito nero
mi incammino verso l’altare
pronta oramai al matrimonio…
io sono la sposa del demonio!

  N° 1994 - 4 marzo 2012

                                                 Il Custode

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