di luna e di ovatta
tu attraversi la notte
e nascondi il tuo corpo
dentro una veste sottile
fatta di tenebra e seta.
Eppure io ti
vedo
con lo sguardo del cuore
con l’amore profondo
mentre le mie labbra
trovano ristoro
dove sorge il tuo bacio.
Vibrisse per
sentirmi
tu, gatta irrequieta
percorri i miei pori
poi mi scruti severa
e decidi un sorriso
scegli di darmi la vita.
Ed io immagino
i pensieri da dire
le parole da pensare
e sono confuso
come fosse un miraggio
averti dentro le vene.
Ovviamente ti
amo
ed ogni errore commesso
è cilicio nell’anima
alla ricerca del sangue
mescolato alle lacrime
in caduta dagli occhi.
Infine ti
supplico
di avere cura di me
quando sono uno stupido
volubile e timoroso
perché amarmi è semplice
quando mi credi perfetto.
N° 1940 - 26 gennaio 2012
Il Custode
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