Domani io sarò
distante
ben oltre le nuvole
dove l’orizzonte dimora
ed è una striscia di ghisa
e trafigge le montagne
appoggiate sulla pianura
domani io sarò distante
quanto una stella cadente.
Con le piume
della coda
tratteggerò i miei ricordi
e come se giocassi a dadi
li lancerò tra le onde
dopo mi cingerò il capo
con quello sopravvissuto
è là che vi sarà scritto
chi mai io amerò domani.
Se solo
sfilassi le rughe
potrei ritornare al passato
racchiuso dentro i tuoi occhi
espulso dalle tue lacrime
il paesaggio è mutato
così il dolore nel cuore
precipito e non te ne avvedi
domani sarò solo un rimpianto.
N° 2406 - 15 febbraio 2013
Il Custode
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