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domenica 18 maggio 2014

SPECCHI

Tu mi stavi
così vicina
che riuscivo a sentire
il tuo calore
sulla punta delle dita
annusavo il tuo profumo
che mi mandava in estasi.

Come chi nulla teme
io ti ho cercata
con la punta delle labbra
la profondità del cuore
ma ho scontrato
il vetro ghiacciato
che mi separava da te.

E ovunque io guardassi
la tua immagine stupenda
mi osservava
si moltiplicava
in un gioco di specchi
crudele e impietoso
nel rammentarmi
quanto ti desideravo
privandomi della gioia
di sfiorare la tua pelle.

Allora li ho frantumati
quei riflessi di cristallo
che ti occludevano a me
con la rabbia di chi ama
ed ama davvero
il bisogno dei tuoi occhi
da serbare nello sguardo.

E tra i frammenti di vetro
come scintille di stella
il tuo sorriso
mi ha accecato
il tuo bacio mi ha inchiodato
dono prezioso agognato
a premiare la perseveranza
del mio amore per te…

  N° 1558 - 25 giugno 2009

                                                    Il Custode

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