sotto la sua barba incolta
poi aprì l’uscio al tramonto
e si incamminò nella sera
le stelle si domandarono
dove mai fosse diretto
ma da persona discreta
egli mantenne il segreto.
Raccolse sulla
sua strada
radici di sogni e rimpianti
e le offrì alla luna
che ne fece piante e tisane
lui conosceva il destino
e sapeva come sedurlo
però, fedele al suo amore
fece finta di non vederlo.
Lontano mille
e più miglia
e lo guidava la bussola
che a volte, come impazzita
mescolava i punti cardinali
era dispettosa, forse insolente
oppure, più semplicemente
intendeva evitare che egli
intraprendesse il suo viaggio.
Ma tutto era
deciso
la direzione, perfino il dolore
in balìa del suo sguardo altero
la bussola si rassegnò
e fu così per la luna
e l’uomo raggiunse la meta
l’infinito era ai suoi piedi
…allora egli sorrise.
N° 2546 - 20 giugno 2013
Il Custode
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