Nell’oscura
foresta
odore acre di paura
e il cuore mio palpita
sotto questa armatura.
L’elmo mi
stringe
e mi occlude lo sguardo
ma perseguo a cercarti
‘ché non sono un codardo.
Ho lasciato il
castello
ho attraversato la pianura
adesso bramo d’incontrarti
o mia spettrale creatura.
Ed eccoti
sotto la luna
tra le acque del lago
ma vederti in lontananza
non mi rende ancor pago.
Allora io
m’avvicino
fino a quasi sfiorarti
come ho fatto nel sogno
dacché cominciai a sognarti.
Crolla al
suolo il mio elmo
l’armatura è sul prato
adesso bacio il tuo viso
che per parlar non ho fiato.
Mia spettrale
creatura
fonte che genera il mio ardore
ti narravano quale strega
ma per me tu sei l’amore.
N° 1601 - 23 agosto 2009
Il Custode
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