Bellissimo
e vagamente infantile
era una gioia per gli occhi
era calore per il cuore.
Per tanto, tanto tempo
io lo avrei baciato
io lo avrei carezzato
ma sono volati gli anni
e tu lo hai portato via.
Ma a volte io ci penso
incatenato ad una malinconia
struggente
dove sarà mai
il tuo viso che ho perduto?
Ho giocato male le mie carte
e non ho detto le parole
che avrei dovuto dire
non ho fatto le cose
che avrei dovuto fare
e il tuo viso non c'è più.
No, non vivo male
con questa nuova donna che è tutto
ma adesso io ci penso
pugnalato da una nostalgia
asfissiante
e lo vorrei indietro, R.N. '59
oggi vorrei ancora
il tuo viso che ho perduto.
N° 902 - 4 marzo 1993
Il Custode
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