Che tu sia maledetto, Minosse
per avermi intrappolato
in questo labirinto immenso
dal quale non riesco a
fuggire
benché per secoli io abbia
tentato
di ritrovare la libertà.
E maledico anche te, Dedalo
architetto degno del demonio
per aver progettato questo
scempio
dentro il quale mi avete
rinchiuso
terrorizzati dalla mia
diversità
usata come fonte di sicura
malvagità.
Ma la mia opportunità si sta avvicinando
non appena l’impavido Teseo
stupido e presuntuoso eroe
approfittando dell’amore di
Arianna
disseminerà il suo filo
per cercarmi nella penombra.
Ed allora dilanierò le sue carni
e ripercorrendo il gomitolo
raggiungerò l’uscita della
mia prigione
portando insieme a me i
fanciulli
per dimostrare alla Grecia
intera
che non sono il mostro che
hanno dipinto.
Ed una volta giunto al cospetto del mondo
porterò a compimento la mia
vendetta
manifestandomi ai miei
persecutori
e quando li avrò tutti
innanzi a me
pallidi e tremanti dalla
paura della morte
orbene, allora io li lascerò
vivere.
N° 1005 - 14 marzo 2008
Il Custode
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