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giovedì 29 maggio 2014

INFERI

Negli inferi
in viaggio tra tetri viali
al centro degli inferi
lezzo d’anime dannate
e braccia che si tendono
mentre mani carbonizzate
si aggrappano alla mia armatura
con occhi che mi supplicano
e si perdono ancora
tra fiamme che si alzano
e non si estinguono mai.

Ma tu dove sei?
Sospiro di nobile strega
cuore di amore profondo
rinchiusa dentro i miei occhi
sicché non vedo null’altro
se non la luce del tuo profumo
che mi chiama e mi guida
dove le tenebre si fanno fitte
riflessi di eterna perdizione
e morte sempre in agguato
che pure io non temo.

Poiché io t’amo da sempre
sguardo di notte ancestrale
condannata all’oblio del dolore
ch’io colgo dal suolo di cenere
e stringo sempre più forte
affinché esploda in mille frammenti
e adesso cammino senza fermarmi
perché il mio destino è il tuo viso
che ho in serbo baci e carezze
fosse anche smarrirmi nel labirinto
degli inferi.

  N° 1624 - 16 settembre 2009

                                                          Il Custode

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