Nascondilo con
discrezione
nel più remoto anfratto
della tua mente balorda
dove soltanto il tuo cuore
può ascoltarne il vagito.
Avrai tempo ed
avrai lune
sopra il tuo viso stupendo
per scrivere in cima al buio
ciò che la tua anima pensa
oltre le rughe del tempo.
Scendono giù
dalla notte
polveri di lievi carezze
sui tuoi capelli in attesa
di baci perduti per strada
di mani affamate di seta.
Racconti che
ti ha tradito
spesso ti ha presa a pugni
eppure quel vizio d’amare
è ciò che ti insegna a vivere
e guida ancora i tuoi passi.
Dentro la teca
in cristallo
dei tuoi migliori sorrisi
stringilo come un bambino
quello che rechi al tuo seno
fino a che sia sazio di te.
Infine vestilo
del tuo silenzio
da essere certa che chiunque
ascolterà il tuo pianto sommesso
avrà pensieri e dopo parole
pensati soltanto per te.
N° 2518 - 23 maggio 2013
Il Custode
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