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domenica 25 maggio 2014

L'ANGELO NEL LAGO

Come potrai più volare
in questa tremenda notte?
Le tue ali si sfaldano
e precipitano nel lago
tingono di sangue e lacrime
le acque fino alle sponde
dove il tuo corpo riposa
coperto dai fiori di pesco.

Tu stringi ancora la rosa
tra le tue gelide mani
scendono sul tuo vestito
gocce di brina dai salici
sei una macchia di tenebra
un frammento di luna sbadata
come potrai più sorridere
adesso che non hai un’anima?

Ma sei comunque bellissima
lo dicevo e non ti mentivo
come potrai più ascoltare
le storie raccontate dai gufi?
Tra le tue stanze in disuso
hai recitato la tua sofferenza
ti sei data un nome di strega
quando in realtà eri un angelo.

Adesso non sei che un’ombra
una scheggia di amore perduto
le parole che hai scagliato
cavalcano il dorso del vento
come potrai più tornare
dal baratro in cui sei caduta?
Io non ti potrei salvare
nemmeno se scendessi all’inferno.

  N° 2276 - 16 ottobre 2012

                                                    Il Custode

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