Mi sono
addormentato
sotto un manto di foglie
intanto la marea saliva
ad abbracciare il mio corpo
spilli di onde e coralli
la brina pianta dalle piante
si arrampicava come formiche
al centro della mia pelle.
La fragranza
del tea verde
mi giungeva dal prato vicino
dove sedute ai tavolini
le cicale discutevano di te
descrivevano il tuo bel viso
l’amore che avevi rammendato
allora io cominciai a vederti
dentro le lacrime delle lucertole.
E leggendo nei
miei pensieri
planarono i corvi e le civette
i primi quali tuoi messaggeri
le altre erano le loro donzelle
ed i bruchi tra le mie lenzuola
presero la via della fuga
poi giunsero lucciole dall’Est
ad illuminare il mio sentiero.
Montagne alte
da scalare
ma la tua voce era la forza
e nella radura di sterpi e di rovi
giungevano i suoni della battaglia
le marmotte sfidavano i cervi
che sbarravano il mio cammino
la mia ricompensa fu una rosa
i baci dovevo serbarli per te.
Ed oltre le
vette di ghiaccio
fino al deserto di sabbia dorata
frecce negli occhi dei dromedari
per indicarmi la strada giusta
adesso sono ad un passo da te
adesso provo a sfiorarti i capelli
ma torno preda del mio sortilegio
e piombo ancora in balìa del sonno.
Mi sono
addormentato
sotto un manto di foglie
ma mi desta un calore improvviso
che si insinua fra le mie braccia
io ti vedo e rivedo la vita
è dipinta dentro il tuo sguardo
tu mi hai seguito fino alle tenebre
per restare sempre al mio fianco.
N° 2061 - 21 aprile 2012
Il Custode
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