Ascolto l’anima
la
sento descriverti
parole
di fascino puro
almeno
quanto il tuo viso
che
scendono docili
come
farfalle che planano.
Stringo tra le mani
ogni
tuo sguardo
il
sospiro di soave lussuria
che
impatta i miei occhi
dopo
diventa lacrima
ed
ancora arcobaleno.
Ho imparato il tuo nome
di
tenebra e di tempesta
suono
che mi sovrasta
una eco
di atroce passione
e si
infrange con forza
sopra
gli scogli del mio cuore.
Intanto ascolto l’anima
la
sento implorarti
in
bilico sulle tue labbra
cadere
è solo il principio
è
perdermi nella voragine
del
desiderio di averti.
N° 1739 - 18 novembre 2010
Il Custode
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