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lunedì 12 maggio 2014

LA VOCE DELL'EDEN

Quella voce è musica
suono leggero dell’anima
e dita di dolci carezze
sopra le corde dell’arpa
così confonde ed uccide
tra desiderio e passione
adesso e nella voragine
quasi fosse uno scricciolo
portato via dall’uragano
e dell’uragano in amore.

Ologramma di eden perduto
caduto da tasche bucate
mentre la sua veste scivola
chiazza di nero inchiostro
s’allunga sul pavimento
adesso il suo guscio nudo
è una mirabolante visione
l’apoteosi della lussuria
cullata nei secoli antichi
che ora fa implodere il cuore.

E tra le sue labbra socchiuse
la musica diventa sospiro
la eco di un primo gemito
che profuma di intenso piacere
nessuno poteva supporre
quel senso di beatitudine
ma si alza come armonia
e sfiora le stelle e la luna
che adesso dormendo sorridono
al canto di una voce bellissima.

  N° 1914 - 9 gennaio 2012

                                                   Il Custode

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